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Heron Island: snorkeling e tartarughe marine nel Queensland

Heron Island è una delle 16 formazioni coralline nel Capricorn and Bunker group, al largo della costa orientale del Queensland, all’estremità meridionale della Grande Barriera Corallina (Patrimonio dell’Umanità UNESCO in Australia), vicino al Tropico del Capricorno.

Circondata dalle acque turchesi del Mar dei Coralli nel Capricornia Cays National Park, Heron Island – di appena 800 metri di lunghezza e 300 metri di larghezza – si è formata 6.000 anni fa assestandosi a banco di sedimenti sabbiosi e corallini accumulatisi su una piattaforma della barriera corallina (cays) circa 1.500 anni fa, ricoperti di vegetazione di bouganville Pisonia grandis. La fitta foresta e le dune circostanti offrono rifugio a decine di migliaia di uccelli marini anche per la nidificazione.

A due ore di barca da Gladstone, Heron Island è ideale per il relax su una spiaggia tropicale, per praticare immersioni e snorkeling, per osservare le balene megattere in migrazione a ottobre e le tartarughe marine (Caretta caretta gigas) e verdi (Chelonia mydas).

Per nidificare tra novembre e marzo, le femmine di tartaruga verde scavano le fosse nella sabbia bianca dapprima utilizzando le pinne anteriori poi quelle posteriori. Continua la lettura di Heron Island: snorkeling e tartarughe marine nel Queensland

Australia, Mar dei Coralli proposto come parco marino più grande al mondo

Coral, North Horn, Coral Sea Great Barrier Reef, Australia_18.jpgI confini del più grande parco marino al mondo proposto per proteggere gran parte del Mar dei Coralli – dalla Great Barrier Reef alle acque delle Isole Salomone, Vanuatu e Nuova Caledonia – al largo della costa nord-orientale dell’Australia saranno definiti dal governo australiano entro la fine di febbraio 2012. La riserva marina di circa 990.000 km2 proteggerà in modo permanente barriere coralline con coralli e giardini di spugne di antica origine, pesci, zone di nidificazione di uccelli marini e di esemplari di tartaruga verde, canyon, vulcani sommersi in alto mare e le acque dove sono rimasti i relitti di navi affondate in seguito a scontri navali tra forze australiane, giapponesi, statunitensi durante la seconda guerra mondiale (come nel 1942 durante la Battaglia del Mar dei Coralli, la prima con portaerei). Il ministro dell’ambiente, Tony Burke, ha spiegato che il Mar dei Coralli è di straordinaria rilevanza ambientale per la diversificata gamma di barriere coralline tropicali, banchi e atolli di sabbia isolati, piane e canyon in mare profondo. Popolato da numerose specie marine uniche e in via di estinzione, oltre che uno degli ultimi posti sul pianeta ancora straordinariamente popolato da un gran numero di grandi pesci predatori come squali e tonni, il Mar dei Coralli è esemplare per la straordinaria ricchezza di biodiversità custodita nel complesso ed esteso ecosistema di valore insostituibile a livello globale.
In considerazione del rilevante introito economico costituito dalla pesca sportiva nel Mar dei Coralli fonte di nutrimento, risorse, ricreazione nell’Oceano Pacifico, l’area naturale protetta proposta dal piano ambientalista australiano è localizzata a circa un minimo di 60 km di distanza dalla costa nord-orientale e prevede il divieto di utilizzo di petrolio e di gas, oltre a nuovi limiti sull’attività di pesca.

PhotoCoral, North Horn, Coral Sea Great Barrier Reef, Australia_18.jpg‘ by gruntzooki/Cory Doctorow, on Flickr(CC BY-SA 3.0)