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Koala, specie dichiarata ‘vulnerabile’ in ACT, NSW, Queensland

Il koala (Phascolarctos cinereus), orsetto marsupiale simbolo dell’Australia, è stato di recente dichiarato dal governo federale una specie animale ‘vulnerabile‘ da proteggere nel Queensland, nel New South Wales (NSW) e nell’A.C.T. (Australian Capital Territory).

Con la popolazione di koala che necessita di circa cento alberi di eucalipto per esemplare e che è già diminuita del 30-40% negli ultimi 20 anni nel NSW e nel Queensland, la maggiore protezione della specie ai sensi del diritto ambientale australiano annunciata ufficialmente dal ministro dell’Ambiente Tony Burke andrà a tutelare innanzitutto dalla perdita di habitat e dall’espansione urbana.

Il governo australiano ha stanziato nuovi finanziamenti in aggiunta all’investimento in atto dal 2007 per sostenere il Programma Nazionale di Ricerca Ambientale che utilizza diversi metodi di indagine (telerilevamento, ecc.) per studiare e monitorare i koala nei loro habitat con l’obiettivo di garantire la sopravvivenza e la sostenibilità della popolazione di questa specie di orsetti mammiferi arrampicatori australiani.

Dopo oltre un decennio di campagne portate avanti da associazioni ambientaliste affiancate da scienziati, il primo grande passo avanti è adesso stato compiuto, ma viene rivendicata l’esclusione dall’elenco nazionale dei koala in difficoltà negli Stati del South Australia e di Victoria.

Koala
Photo Koala by arriba, on Flickr │ (CC BY 4.0)

Australia, Mar dei Coralli proposto come parco marino più grande al mondo

Coral, North Horn, Coral Sea Great Barrier Reef, Australia_18.jpgI confini del più grande parco marino al mondo proposto per proteggere gran parte del Mar dei Coralli – dalla Great Barrier Reef alle acque delle Isole Salomone, Vanuatu e Nuova Caledonia – al largo della costa nord-orientale dell’Australia saranno definiti dal governo australiano entro la fine di febbraio 2012. La riserva marina di circa 990.000 km2 proteggerà in modo permanente barriere coralline con coralli e giardini di spugne di antica origine, pesci, zone di nidificazione di uccelli marini e di esemplari di tartaruga verde, canyon, vulcani sommersi in alto mare e le acque dove sono rimasti i relitti di navi affondate in seguito a scontri navali tra forze australiane, giapponesi, statunitensi durante la seconda guerra mondiale (come nel 1942 durante la Battaglia del Mar dei Coralli, la prima con portaerei). Il ministro dell’ambiente, Tony Burke, ha spiegato che il Mar dei Coralli è di straordinaria rilevanza ambientale per la diversificata gamma di barriere coralline tropicali, banchi e atolli di sabbia isolati, piane e canyon in mare profondo. Popolato da numerose specie marine uniche e in via di estinzione, oltre che uno degli ultimi posti sul pianeta ancora straordinariamente popolato da un gran numero di grandi pesci predatori come squali e tonni, il Mar dei Coralli è esemplare per la straordinaria ricchezza di biodiversità custodita nel complesso ed esteso ecosistema di valore insostituibile a livello globale.
In considerazione del rilevante introito economico costituito dalla pesca sportiva nel Mar dei Coralli fonte di nutrimento, risorse, ricreazione nell’Oceano Pacifico, l’area naturale protetta proposta dal piano ambientalista australiano è localizzata a circa un minimo di 60 km di distanza dalla costa nord-orientale e prevede il divieto di utilizzo di petrolio e di gas, oltre a nuovi limiti sull’attività di pesca.

PhotoCoral, North Horn, Coral Sea Great Barrier Reef, Australia_18.jpg‘ by gruntzooki/Cory Doctorow, on Flickr(CC BY-SA 3.0)