Akaroa è un borgo marinaro dominato da colline scoscese tra i più spettacolari sull’Isola del Sud, in Nuova Zelanda, frequentato per soggiorni romantici, come località balneare estiva, per ecoturismo e per birdwatching. Sulla penisola di Banks, nella regione di Canterbury, Akaroa occupa il cratere di un antico vulcano spento e si affaccia su un’ampia baia sul versante sud-orientale di un pittoresco porto profondo riparato.
Mentre per balneazione e per il relax al sole sono ideali anche le spiagge a Okains e a Le Bons Bays (a circa mezz’ora di guida) nell’est della penisola, per il surf le baie più indicate sono all’estremo sud e nella parte sud-orientale. La splendida costa con scogliere vulcaniche, grotte marine e tante piccole insenature si apprezzano appieno dal kayak o dalla barca osservando intanto gli uccelli marini. Le acque antistanti le coste sono popolate di delfini amichevoli, in particolare, di numerosi gruppi di delfino di Hector, la specie più rara del genere e tra le più contenute di dimensione tra i cetacei, presenti nel porto di Akaroa e protetti nel grande santuario dei mammiferi marini (Banks Peninsula Marine Mammal Sanctuary) creato nell’88 per oltre 389 km sul litorale tra le foci dei fiumi Rakaia e Waipara e per miglia marine attorno a gran parte della penisola.
E’ piacevole e interessante effettuare brevi passeggiate esplorative, escursioni e trekking di ecoturismo sulla penisola di Banks e arrivare presso una comunità di foche neozelandesi mentre, sul versante sud-orientale, nella Pōhatu Marine Reserve istituita nel ’99 a Flea Bay si può osservare la colonia di pinguini blu (i più piccoli al mondo e gli unici notturni) più popolosa presente su terraferma in Nuova Zelanda.
A 85 chilometri a sud-est dalla città di Christchurch, lo storico villaggio di Akaroa con dimore in architettura coloniale e ville d’epoca fu l’unico insediamento francese in Nuova Zelanda dal 1840. Oltre alla varietà di giardini pubblici, da visitare il museo dedicato alla storia del villaggio e, a una decina di chilometri, l’Okains Bay Maori & Colonial Museum dal ’77 espone reperti Maori e di epoca coloniale, edifici ricostruiti completi di botteghe e laboratori.
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